Cosa si intende per agrovoltaico ?
L’ agrovoltaico è un sistema che consiste nel produrre energia tramite pannelli fotovoltaici senza compromettere le pratiche agricole. Questo grazie a soluzioni innovative che rendono possibile il montaggio dei moduli fotovoltaici a un'altezza sufficientemente elevata da terra, tale da permettere che certe attività possano continuare a svolgersi sul terreno sottostante.
L’ agrovoltaico garantisce perciò la produzione congiunta di reddito agrario ed energia rinnovabile, preservando la continuità delle pratiche agricole o pastorali preesistenti.
La coesistenza di pannelli solari e colture implica, però, una condivisione della luce tra queste due componenti del sistema. Proprio per questo, la sua progettazione richiede certi requisiti necessari per garantire l’ottimizzazione di entrambi i sistemi produttivi, energetico e agricolo.
I requisiti
Esattamente come non tutti i terreni si prestano per qualsiasi tipologia di coltura, allo stesso modo non tutti i terreni risultano idonei per l’installazione di impianti fotovoltaici. Ma quali sono i requisiti per affittare un terreno agricolo per agrovoltaico ?
Lo sviluppo di un progetto agrovoltaico prevede che ci sia una struttura ad un’altezza minima da terra ed una distanza minima tra le file di moduli. Questi requisiti sono fondamentali per una corretta gestione del passaggio, della manutenzione e delle attività.
Da qui emerge un elemento chiave: la necessità di ampi spazi che garantiscano un corretto distanziamento tra i pannelli. Il distanziamento incide ovviamente sulla potenza che si va ad installare: rispetto a una struttura a terra si avrà inevitabilmente una perdita di potenza data dalle specifiche richieste a livello strutturale.
Uno dei primi requisiti richiesti è infatti un’estensione minima: stando alle attuali richieste di mercato la superficie minima richiesta per questo tipo di progetti è di almeno 11 ettari.
Un secondo requisito fondamentale è una pendenza regolare. I terreni pianeggianti sono sicuramente i più ricercati, ma anche una pendenza dolce può essere oggetto di valutazione.
Cosa coltivare sotto i pannelli fotovoltaici
La configurazione sul campo dell’impianto agrovoltaico e l’altezza da terra dei pannelli sono la parte essenziale del progetto.
Nel caso delle colture agricole, l'altezza minima dei moduli da terra condiziona le dimensioni delle coltivazioni utilizzabili (in termini di altezza), la scelta del tipo di coltura (in base alla schermatura generata dai moduli) e la possibilità di svolgere tutte le attività (dalla coltivazione alla raccolta).
Le colture che ben si prestano a crescere in un contesto agrovoltaico sono: le erbe aromatiche, i frutti di bosco, i pomodori e la vite dove la struttura stessa del pannello può fungere da supporto per il vigneto.
Le attuali linee guida hanno determinato una soglia minima di altezza dei moduli fotovoltaici dal suolo: 1,30 metri nel caso il terreno sia adibito al pascolo e 2,10 metri nel caso di coltivazioni. Questa altezza minima garantisce uno spazio utile per lo svolgimento delle varie attività sotto l’impianto e, soprattutto, minimizza il consumo di suolo agricolo.
Ogni futuro impianto deve, perciò, essere studiato in maniera specifica in base alla realtà produttiva in cui si inserirà: nei casi ottimali l'area destinata alle coltivazioni (o alle attività pastorali) potrà coincidere con l'intera superficie dell'impianto.