Durante uno studio di fattibilità volto a definire l'idoneità di una superficie per l'installazione di impianti fotovoltaici a terra, l'analisi paesaggistica è uno dei passaggi chiave principali. Le Aree IBA fanno parte di quelle zone protette definite dai PPR come vincolo dove non è consentito il fotovoltaico su terreno agricolo. Scopriamo insieme il perché e quali sono le ragioni per le quali queste aree vengono tutelate.
Come abbiamo già visto nelle guide precedenti, installare il fotovoltaico su terreno agricolo è consentito solo nel rispetto di normative regionali e nazionali ben specifiche.
All’interno delle restrizioni paesaggistiche di carattere nazionale previste dai Piani Paesaggistici Regionali (PPR) troviamo il vincolo IBA.
Prima di capire nello specifico di che si tratta, occorre fare un piccolo passo indietro.
Durante la fase autorizzativa per l’installazione di un impianto fotovoltaico a terra abbiamo già visto che si tiene anche conto della valorizzazione, della conservazione e della trasformazione del paesaggio e che se il terreno in cui si intende installare pannelli fotovoltaici a terra è inserito interamente in un’area vincolata dai Piani Paesaggistici Regionali (PPR) per ragioni relative alla valorizzazione e/o conservazione, difficilmente è possibile che il progetto venga autorizzato dalla Regione.
L’area IBA (acronimo di International Bird Areas) è nata da un progetto di BirdLife International, una ONG che pone al centro dei suoi obiettivi la protezione e la conservazione delle specie aviarie esistenti. Nello specifico quest’area è stata identificata attraverso dei criteri scientifici individuando e definendo a livello internazionale delle aree naturali protette, in tutte quelle zone che svolgono un'importante funzione per gli uccelli selvatici.
La peculiarità e l’importanza delle aree IBA non finisce qua: infatti la funzione di tutelare queste zone è anche legata al ruolo svolto da queste specie nell’ambito della biodiversità. La protezione e conservazione di queste aree permette infatti di avere un numero maggiore di diverse specie sia animali che vegetali.
Interventi diretti da parte dell’uomo come ad esempio la bonifica di aree umide, lo sviluppo di infrastrutture o il passaggio stesso da agricoltura tradizionale a intensiva vanno in contrasto con quanto detto prima e per questa ragione interventi di questo tipo possono costituire una minaccia alla biodiversità.
Sulla base di quale criterio vengono individuate queste zone? Quali sono i caratteri distintivi che le accomunano?
Esistono alcuni criteri fondamentali per definire le International Bird Areas: è possibile infatti identificare almeno tre caratteristiche basilari che deve avere una zona per poter essere definita come “area IBA”.
In primis, in tema di biodiversità, l’area deve far parte di quelle zone in cui sono state individuate un numero elevato di specie a rischio estinzione. Secondo criterio distintivo è il carattere morfologico: solitamente le aree IBA possono essere site nelle vicinanze di scogliere, zone umide o pascoli aridi, habitat specifici quindi che possono risultare più adatti per una una specie anziché per un’altra. Infine, terza caratteristica fondamentale e che deriva anche dalla denominazione stessa di queste aree è l’elevato numero di uccelli in migrazione.