La possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra e quale sia il loro impatto sui terreni e sull’ambiente sono solo alcuni degli interrogativi più comuni che ruotano attorno a certe tematiche dell’energia rinnovabile. Uno studio tedesco conferma non solo l’impatto positivo, ma avanza una vera e propria sfida: i pannelli solari su terreni agricoli come forma alternativa di tutela dell’ecosistema.
Si discute parecchio circa le reali possibilità di installare pannelli fotovoltaici a terra e, tra molti pareri discordanti, le criticità che spesso fanno da comune denominatore sono relative alla tutela dell’ambiente, in particolar modo dei terreni e dell’agricoltura.
Rolf Peschel, Tim Peschel, Martine Marchand e Jörg Hauke, membri dell’associazione tedesca Neue Energiewirtschaft (BNE) ci dicono non solo che è possibile installare impianti fotovoltaici a terra, ma che la loro installazione è propedeutica alla biodiversità e all’intero ecosistema. A dimostrarlo è infatti un loro studio, nato come risultato dell’aumento dei parchi fotovoltaici a terra e che analizza e mostra l’impatto degli impianti a pannelli solari sulla biodiversità delle aree in cui si insediano.
Ma facciamo un passo indietro: installare pannelli solari su terreni agricoli è consentito dalla legge?
La risposta è sì. E’ possibile installare un impianto fotovoltaico a terra, tuttavia non tutti i terreni agricoli risultano idonei per un eventuale impianto (ad esempio superfici vincolate a livello paesaggistico, terreni che appartengono a una classe del suolo di capacità d'uso protetta, pendenze non regolari).
'iter autorizzativo vigente che permette di installare i pannelli solari a terra è chiamato Autorizzazione Unica ed è di competenza regionale; pertanto sarà ogni regione a determinare i propri criteri di idoneità (purché non in contrasto con la normativa nazionale).
Gli studi
I membri dell’associazione tedesca Neue Energiewirtschaft non sono gli unici a sostenere il fotovoltaico come tutela dell’ecosistema e altri studi dimostrano come o parchi solari possono avere infatti un migliore impatto sulla biodiversità rispetto alla monocoltura intensiva stessa.
Un progetto di ricerca nei Paesi Bassi sta cercando di valutare l'impatto di progetti fotovoltaici su larga scala sulla qualità del suolo e sulla biodiversità. Lo scienziato Wim Sinke, del centro di ricerca olandese TNO, afferma che parchi solari ben progettati, gestiti e mantenuti potrebbero dimostrare di avere risultati migliori rispetto alla monocoltura.
Il personale del centro di ricerca TNO insieme a ricercatori dell'Università di Wageningen e alla società di consulenza Eelerwoude e LC Energy e Solarcentury, società di energia rinnovabile, stanno conducendo il progetto SolarEcoPlus.
Il progetto mira a identificare quali progetti solari risultano essere più adatti a diversi luoghi e/o tipi di suolo e quali sono i componenti che contraddistinguono i progetti più sostenibili.
Il progetto esamina anche gli effetti che la spaziatura tra le file di pannelli solari può avere sulla biodiversità.
Sinke ha affermato che i parchi con pannelli solari costruiti esclusivamente con l'obiettivo di massimizzare il rendimento energetico possono portare a una luce insufficiente e una distribuzione dell'acqua non uniforme a livello del suolo, che a sua volta può causare una riduzione della vegetazione e della perdita di specie, nonché influire sulla qualità del suolo, con effetti a lungo termine sul contenuto di carbonio del suolo.
Sinke sottolinea infatti che altri fattori oltre alla resa di elettricità dovrebbero essere presi in considerazione quando si valuta il valore reale dei progetti solari e con la sua ricerca punta ad analizzare come il solare possa essere integrato con altri usi del suolo, piuttosto che semplicemente valutarlo come scelta secondaria.
Lo studio suggerisce inoltre che l'installazione di impianti solari montati a terra su terreni abbandonati potrebbe persino aumentare la biodiversità, in quanto tali progetti potrebbero proteggere le comunità ecologiche.
A titolo di esempio, è inserito all’interno dello studio che i parchi solari si sono rivelati particolarmente adatti come habitat estivi per anfibi, rettili e diverse specie di uccelli.